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La storia secolare dell’industria tessile in Italia

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L’industria tessile in Italia ha una storia secolare. Candiani Denim si trova al centro di un territorio che va da Biella a Bergamo e rappresenta uno dei principali distretti tessili nel Paese e al mondo. Candiani Denim ha assorbito la conoscenza derivante da questa lunga tradizione, plasmando su di essa la qualità unica dei suoi tessuti.


Candiani Denim, la tessitura di Robecchetto al centro di una tradizione tessile secolare


La tessitura di Candiani Denim dal 1938 produce nel comune di Robecchetto con Induno, in provincia di Milano, che si trova al centro del distretto manifatturiero che da Biella si estende fino a Bergamo. In questo territorio è fortemente radicata un’importante tradizione tessile. Cotone, seta e lana vengono da secoli lavorati nell’Italia del nord ed esportati poi a livello internazionale. In Lombardia, l’arte della filatura e della tessitura risale al XIV secolo.




Il distretto tessile di Biella, città della lana


Biella viene definita la città della lana. La lavorazione di questa materia prima nel distretto tessile ha origini antiche, dovute alla scarsa fertilità dei terreni, che favorì l’allevamento ovino. Di essa parlano già alcuni documenti medievali, ma è dalla metà del XVII secolo che l’istituzione di opifici a conduzione familiare, successivamente trasformati in grandi fabbriche e manifatture, ha segnato l’evoluzione economica del Biellese. Attualmente la sua produzione riguarda principalmente filati e tessuti di alta qualità in alpaca, cachemire, mohair, pelo di cammello e vigogna.


L’industria tessile di Varese, incentrata sul cotone


L’industria tessile nel territorio di Varese e dell’alto Milanese si sviluppò intorno al XVI secolo, inizialmente tramite gli agricoltori, che, nei periodi invernali, si dedicavano al lavoro in casa del cotone. Nel XIX secolo, grazie all’utilizzo della filatura idraulica, si imposero i commercianti manifatturieri, che con la meccanizzazione espansero il proprio raggio d’azione mercantile. L'attaccamento alle tradizioni è una caratteristica primaria dell’industria tessile di Varese, dove artigiani e piccole imprese o attività commerciali a gestione familiare costituiscono ancora il cuore della vita economica.


Il distretto tessile di Como, primo al mondo nella produzione della seta


La storia del distretto tessile di Como ha inizio nel XV secolo, quando Ludovico Sforza, duca di Milano, avviò la coltivazione del gelso, nutrimento essenziale per il baco da seta, nelle campagne lombarde. Il Moro fece di Vigevano, in provincia di Pavia, il principale centro tessile della Lombardia, ma fu Como a imporsi come città della seta per eccellenza. Nel XVIII secolo, il 93% del territorio comasco era occupato dalla coltivazione dei gelsi, intorno ai quali nacquero filande e tessiture. Nel XIX e XX secolo, la meccanizzazione dei telai e la promozione di un’istruzione professionale dedicata cambiarono radicalmente il settore. Dopo fasi di gloria e crisi, nel 1972 Como conquistò il primato mondiale nella produzione della seta.


L’industria tessile di Bergamo, affacciata sull’Italia dalla porta di Venezia


L'industria tessile nell’area di Bergamo ha una lunga storia, iniziata nel XIV secolo. I trattamenti tessili degli artigiani della zona fecero nascere un fiorente mercato, ampliato all’Italia grazie alla porta marittima di Venezia e Oltralpe con l’apertura di botteghe e laboratori in Austria, Francia e Svizzera da parte di commercianti bergamaschi. In tutta la provincia vennero nel corso del tempo create tessiture e fabbriche. La globalizzazione e la crisi dell’inizio del XXI secolo hanno costretto diverse aziende a chiudere o a ridimensionarsi, ma quelle che hanno resistito hanno oggi guadagnato una maggiore forza e nuove fasce di mercato.

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