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Trasparenza

Secoli Fashion Show 2024 celebra i suoi studenti e i 90 anni dell’istituto

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Il tradizionale appuntamento con il Secoli Fashion Show non ha tradito le attese nemmeno nel 2024. Più di 450 spettatori hanno applaudito le creazioni di 44 designer e celebrato, tra le altre cose, i 90 anni dell’istituto di moda. Inoltre, diversi studenti che si sono distinti nel corso dell’anno hanno ricevuto degli speciali riconoscimenti da parte delle aziende partner, tra cui Candiani Denim.


Designer to Watch


Il Secoli Fashion Show 2024, tenutosi il 6 giugno presso il Talent Garden Studio di Milano, è stato aperto dalle capsule di quattro Designer to Watch, un progetto che, da diversi anni, mira a valorizzare i migliori talenti tra i laureati dell’istituto.


Daniele Cavallo ha presentato Freedom, una capsule uomo che è un omaggio alla libertà, ispirata da due rivoluzioni per conquistare i propri diritti: i moti di Stonewall e la lotta contro l’Apartheid. Cavallo ha destrutturato il suo guardaroba maschile, scomponendo, riutilizzando o eliminando alcune parti considerate quasi fastidiose per simboleggiare la libertà d’espressione conquistata combattendo.


La capsule donna Essere non è da me di Miriam Maggioni si concentra sul bisogno contemporaneo di parlare di identità. Maggioni ha scelto uno stile incoerente, con molteplici formi, per rappresentare i lati diversi di ogni personalità, mostrare che gli esseri umani non possono essere incasellati in stereotipi e ribadire che bisogna essere orgogliosi di ciò che si è diventati, senza, però, rinnegare da dove si è arrivati. La designer è stata premiata da Zoom on Fashion Trends.


.0 identità radici è il nome scelto da Michela Santegidi per la sua capsule donna. Il punto rappresenta l’interruzione del non essere e, al contempo, un ponte che unisce due o più zeri. Lo zero è un simbolo nullo, che indica un’origine antica ormai persa. Santegidi vede i due segni come complementari, in un’analisi in cui identità e radici si fondono in un continuo movimento, senza inizio né fine. Ogni giro di questo infinito è diverso e causa la continua tramutazione della luce.


Infine, Ilaria Gerratana ha portato in passerella Love Letter from Sicily, nata dall’intervista a un fotografo austriaco sulla sua esposizione, dallo stesso titolo. “L’Italia ha un grande potere di fascinazione, seduzione e incanto,” ha specificato il fotografo, e Gerratana ha deciso di riprendere questa concezione del bello come caratteristica estetica. Secondo la designer, ognuno deve ricercare la propria visione di bellezza, che dà significato alla vita stessa. La capsule uomo valorizza, quindi, il Made in Italy e l’artigianalità, che si rispecchiano nei capi con lavorazioni all’uncinetto e ricami.


Diacronie. Scene dal tempo. Heritage come celebrazione del ritorno


Il momento centrale della serata è stata la sfilata Diacronie. Scene dal tempo. Heritage come celebrazione del ritorno, che ha mostrato le collezioni dei 40 laureandi. I materiali, le apparecchiature e le strumentazioni utilizzate dai designer sono stati offerti da diverse aziende partner, riconosciute a livello internazionale per le loro innovazioni di prodotto e il loro impegno per la sostenibilità: Albini Group, Asahi Kasei (BEMBERGTM), Brunello, Candiani Denim, Eurojersey, Lectra, Lisa, Macpi e Tessitura Grisotto.


Il Secoli Fashion Show è sinonimo di creatività: è per me entusiasmante vedere sfilare i look dei nostri studenti, sapendo che il verbo progettare racchiude in sé il processo di trasformazione di una idea in qualcosa di concreto e condiviso con gli altri. Quest’anno, a essere interpretato dai designer è il concetto di heritage, inteso come tempo che acquisisce valore nella rielaborazione di idee e nella definizione di un patrimonio, che si ispira e valorizza il passato con una visione sempre rivolta al futuro. Abbiamo voluto lanciare questa sfida ai nostri studenti: è la riflessione che stiamo elaborando nella celebrazione dei 90 anni della nostra scuola di moda, con orgoglio la più longeva in Italia. Un traguardo che serve da stimolo per il raggiungimento di nuovi obiettivi,” ha spiegato Matteo Secoli, presidente dell’istituto.


Collezioni di valore estetico


Il brutto espressivo, sviluppata da Martina Aroldi, Rachele Farnetani (premiata da Antia), Teresa Corelli, Federica Calopresti e Sofia Bevilacqua in collaborazione con Eurojersey, vuole dare una nuova connotazione al valore del non bello, stravolgendo i canoni della cultura artistica tradizionale. Questa collezione donna sfida il pubblico a vedere senza preconcetti. La bellezza nell’arte viene considerata un linguaggio espressivo e l’estetica viene concepita come fascino dell’inconscio, facendo apparire l’interiorità.


L’evoluzione creativa, sviluppata da Subin Park, Elena Gattoni (premiata da Macpi), Daniela Zani, Olivia Pedone, Aurora Africano e Camilla Papi in collaborazione con Lisa, parte dal concetto di stato primordiale, in cui i messaggi estetici sono una materia grezza indefinita, che nel tempo si trasforma. Questa collezione donna è un continuo movimento, in cui le forme si adattano, si espandono e, crescendo, prendono concretezza e nuove sembianze. I canoni di valore estetico sono il risultato di una costante evoluzione creativa.


Collezioni di valore artistico


L’attivismo, sviluppata da Ilaria Pansera, Anna Bettoli, Chiara Argirò, Alice Vincenzi, Hector Luis Ortega Romero e Andrea Edna Gobbi (premiata da Macpi) in collaborazione con Candiani Denim e Macpi, calibra il valore artistico di un oggetto sull’attivismo, inteso come la tendenza a considerare il momento dell’azione il principale in qualsiasi attività. Questa collezione donna simboleggia la trasformazione della materia, che si manifesta attraverso la celebrazione del sapere in forma di satira o denuncia e genera un rovesciamento di significato, in cui il mezzo di azione è l’arte.


Il curatore, sviluppata da Elena Rasia (premiata da IACDE), Caterina Luigia Di Nicuolo, Siria Ciaffaglione (premiata da Lectra), Zijing Yu, Francesca Colelli e Gaia De Stefani in collaborazione con Albini Group e Lectra, vuole riportare alla luce quello che, almeno in apparenza, non si vede, ma anche custodirlo, rivelarlo e averne cura, in modo da offrire un potenziale significato a questo soggetto, che acquista una nuova vita. Questa collezione donna vuole, quindi, agire nello stesso modo di un curatore, che garantisce un valore artistico. Ogni cosa viene svelata e rivelata nel corso del tempo, ed è necessario salvaguardare e saper conservare per riuscire, poi, a riportare nel presente gli oggetti, dandogli una nuova modernità ed evolvendo il loro uso.


Collezioni di valore storico


Il muro di Berlino, sviluppata da Yujin Lee, Simone Cairoli, Thomas Carlini, Emanuele Moda e Lorenzo Spagnolo in collaborazione con Candiani Denim, si focalizza sulla celebre barriera, soggetto e punto di partenza, che viene demistificato. Diversi tentativi di superare e abbattere il muro sono risultati vani nel corso degli anni e la barriera ha assunto un valore storico e artistico. Questa collezione uomo rappresenta la valenza simbolica assunta dal muro, caratterizzata dal dualismo: la sua identità appare brutale e malinconica, ma anche energica, sovversiva e istintiva. Per il suo percorso, Cairoli ha vinto il premio di Candiani Denim, che consiste in una fornitura di tessuto per le sue creazioni.



Simone Cairoli


Collezioni di valore sociale


Il saluto primordiale, sviluppata da Ilaria Nolli (premiata da Brunello), Filippo Corsi (premiato da Macpi), Valentina Marchesi, Rebecca Foglieni, Yeimy Andrea Stoduto e Ambra Speciale in collaborazione con Brunello e Lisa, è il primo atto che porta alla conoscenza. Il rapporto con il prossimo genera l’identità di un individuo, il saluto è la prima connessione con l’altro e l’interazione, immediata, lascia un’impronta indelebile. Il suo significato, però, varia nel tempo, perde la sua originaria importanza e lascia la persona inerme rispetto a ciò che rimane di questo valore svanito. Questa collezione donna è il simbolo dell’instabilità dei rapporti umani, la realtà virtuale, il minore dialogo e, in ultimo, la paura di scomparire.


L’idolatria, sviluppata da Carlotta Giandini, Sabrina Ghidotti, Claudia Romeo (premiata da Technofashion), Viola Ciccone, Veronica Paganini e Alice Arata (premiata da Asahi Kasei – Bemberg) in collaborazione con Asahi Kasei e Tessiture Grisotto, si concentra su questa pratica di adorazione. L’idolo, che incarna la perfezione e la celebrazione di bellezza e potenza, sembra essere reso materia tramite raffigurazioni solenni e cariche di valore. L’evoluzione più significativa in questo processo è l’intenso attaccamento alla figura idolatrata. Il suo valore sociale viene messo in dubbio solo dalla scienza, che ne provoca la caduta. Questa collezione donna rappresenta un mito che affascina e cattura, ma, sul finale, appare la necessità di un nuovo atto di creazione per protrarre il ciclo di adorazione.


“È la formazione che rende possibile trasformare un sogno in un progetto concreto”


Tante le istituzioni presenti in prima fila al Secoli Fashion Show 2024, a partire da Regione Lombardia e Comune di Milano. “Da 90 anni, l’Istituto Secoli di Milano è un luogo di apprendimento di alta qualità nel settore della moda. È un incubatore di Made in Italy, nostro grande orgoglio italiano di fama mondiale. È la formazione che rende possibile trasformare un sogno in un progetto concreto, ed è in una buona scuola che si accende quel genio creativo che il mondo ci invidia. Ringrazio, quindi, l’Istituto Secoli per il lungo e costante impegno, generazione dopo generazione, nel sostenere l’industria della moda, che in Lombardia ha un pilastro produttivo e formativo. Tanti giovani sognano di diventare stilisti o famosi influencer del fashion, ma dietro al blasonato mondo della moda, ricordo che ci sono le maestranze importanti, come, per esempio, il modellista, il prototipista, lo sviluppatore delle taglie, il sarto, di cui la nostra industria ha molto bisogno,” ha dichiarato Barbara Mazzali, assessore regionale a Turismo, marketing territoriale, moda e grandi eventi.


Questi primi novant'anni testimoniano la grande professionalità e la serietà di quella che da tempo è considerata un'istituzione nel mondo della formazione e della moda. Realtà come l'Istituto Secoli hanno contribuito a rendere Milano, per tante studentesse e tanti studenti, la città attrattiva e piena di opportunità che oggi tutti riconoscono”, ha commentato la presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi.


Anche le più importanti associazioni della moda, come Antia, Camera Nazionale della Moda Italiana, IACDE, Piattaforma Sistema Formativo Moda ETS, non hanno voluto mancare all’evento. Presenti, infine, le aziende partner e numerosi giornalisti, oltre ai docenti e agli studenti, accompagnati dalle loro famiglie.


Qui tutti gli altri look creati con il nostro denim:



Ilaria Pansera



Anna Bettoli



Chiara Argirò



Alice Vincenzi



Hector Luis Ortega Romero



Andrea Edna Gobbi



Yujin Lee



Thomas Carlini



Emanuele Moda



Lorenzo Spagnolo

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